Daniele Meucci (Foto OMEGA/FIDAL) |
Sesto posto nei 10 chilometri in acque
libere ed in pista, rispettivamente, per gli azzurri dell’Esercito Rachele Bruni
e Daniele Meucci, agli europei di nuoto ed atletica leggera.
Ieri 13 agosto, il bacino "Ragattastrecke
Grunau" di Berlino e lo stadio
"Letzigrund" di Zurigo hanno, rispettivamente, fatto da scenario alla
prima e seconda giornata dei campionati europei di nuoto ed atletica leggera.
Nella capitale tedesca, gli occhi erano
puntati sul Primo Caporal Maggiore Rachele Bruni impegnata, al mattino, nella
gara dei 10 chilometri in acque libere, mentre in quella Svizzera, i riflettori
erano invece puntati sul Caporal Maggiore Scelto Daniele Meucci, protagonista,
in serata, nei 10000 metri in pista.
Insomma, due atleti azzurri di alto profilo
tecnico, con un bagaglio d'esperienza di tutto rispetto, ed un palmares ricco
di successi composto, in campo europeo, da: 8 medaglie, di cui 6 d'oro e 2
d'argento per la fiorentina, ed 1 d'argento e 4 di bronzo, per il pisano.
Ma come lo sport ci insegna, gli altri, cioè
gli avversari, non stanno di certo a guardare, e nella giornata di ieri, l'alto
tasso tecnico di quest'ultimi, e' stato determinante nei confronti dei due
atleti del Centro Sportivo Esercito.
Le fresche acque del "Ragattastrecke
Grunau" e la pista dello stadio "Letzigrund" infatti, al termine
dei 10 chilometri di gara, ci hanno consegnato un responso identico, non solo
in termine di distanze, ma anche termini di graduatoria e di sensazioni: sesto
posto assoluto per i portabandiera del Centro Sportivo Esercito e qualche
rimpianto per un podio mancato, che sicuramente poteva essere alla loro
portata.
La prestazione della Bruni e' stata
eccellente sino ai 150 metri conclusivi dei 10000 metri della prova; la toscana
ha tenuto sempre testa ad un parterre di atlete di tutto rispetto che vedeva,
nelle azzurre Martina Grimaldi (bronzo olimpico di Londra 2012) e Aurora
Ponsele', astro nascente del nuoto di fondo con però poca esperienza
internazionale, le più accreditate avversarie per la lotta al podio.
Gli ultimi metri della faticosa gara le sono
stati però fatali; Rachele, stanca per una prova tiratissima, non ha saputo
tenere il passo delle avversarie, e nel tratto finale e' lentamente scivolata
dalla seconda posizione alla sesta, facendo registrare un crono finale di
1h56'11"9, a soli 4,9 secondi dalla vincitrice della prova, l'olandese
Sharon Van Rouwendaal (1h56'06"9), seguita dalla 29enne ungherese Eva
Risztov (1h56'08"0), terzo posto infine, per Aurora Ponselè
(1h56'08"5). Decima infine Martina Grimaldi (1h56'21"9).
"Ottima, splendida prova di Rachele,
peccato il finale!". Queste le dichiarazioni immediate del dopo gara del
tecnico Fabrizio Antonelli, che la seguiva trepidante sul posto. Lapidarie e
condite da un pizzico di delusione invece, le parole della Bruni:
"Purtroppo all'ultima boa sono morta!". Credo di aver disputato una
buona gara anche sotto il profilo tattico - aggiunge Rachele - sono sempre
rimasta attaccata alle prime, ma quando dovevo alzare il ritmo non ne avevo
più. Sono comunque soddisfatta".
"Ci ho creduto e ci ho provato fino in
fondo".Queste invece le parole di Daniele Meucci al termine dei 10000
metri, gara che, per scelta tecnica, ha deciso di fare solo all'ultimo momento,
visto che l'obiettivo era, ed è, di partecipare alla maratona.
"Se non l'avessi fatto sarei rimasto con
il rammarico", aggiunge Daniele.
"Mi serviva svegliare un po' le gambe e
rompere il ghiaccio. Quando nell'ultima parte di gara il ritmo si è alzato ho
sofferto a tenere il passo e negli ultimi 300 metri mi è mancato lo spunto
giusto. Nessuna sorpresa: un campione come Mo Farah se decide di gareggiare in
una manifestazione come questa è perchè sa di vincere. Adesso recuperiamo e poi
pensiamo alla maratona di domenica. Una cosa alla volta".
Così si congeda il 29enne pisano del Centro
Sportivo Esercito, autore di un 10000 chiuso con il tempo di 28'19"7. La vittoria e' andata al britannico Mohamed
Farah in 28'08"11 secondo posto per il connazionale Andy Vernon in
28'08"66, terzo posto infine per il turco Ali Kaya in 28'08"72.
Ma la seconda giornata dei campionati europei
di atletica leggera ha visto scendere in pista anche i Caporal Maggiori Scelti
Marta Milani, nelle batterie di qualificazione degli 800 e Chiara Bazzoni nella
semifinale dei 400.
Per entrambe risultati al di sotto delle
proprie possibilità; la Milani chiude la prova in 21esima posizione in
2'05"64, mentre la Bazzoni non va oltre il 15esimo posto, in virtù di un
brutto 53"50, assai lontano dal personale di 52"09 e dal 52"19
fatto registrare nella batteria di qualificazioni di lunedì scorso, tempo, che
se ripetuto, le avrebbe garantito la sesta piazza in finale. Le sue aspettative
passano adesso alla staffetta 4x400 di domenica prossima.
Oggi si ricomincia a sognare: mentre Zurigo
concede agli atleti dell'Esercito una giornata di stop alle gare, Berlino ne
vede invece impegnati, ben tre.
Alle ore 10,00, il bacino di "Ragattastrecke Grunau" ospita la prova maschile dei 10 chilometri con un determinato Simone Ruffini, mentre alle ore 13,30 vedrà scendere in acqua le ragazze della 5 chilometri a cronometro, prova che vede iscritta Rachele Bruni, pronta a difendere il titolo conquistato due anni fa a Piombino, ed una rinata Giorgia Consiglio, neo atleta del Centro Sportivo Esercito, che ricordiamo aver conseguito nel 2010, il titolo di vice campionessa mondiale dei 5 e 10 chilometri.
Nessun commento:
Posta un commento