Il
2015 volge inesorabilmente al termine e come di consuetudine è tempo di tirare
le somme e fare una obiettiva valutazione sull’andamento di un anno di sport al
Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito.
Alla
luce delle numerose medaglie conquistate sui campi gara di tutto il mondo e dei
conseguenti riconoscimenti tributati ad alcuni dei nostri migliori atleti sia dal
Premier Matteo Renzi, in occasione della cerimonia della consegna dei collari
d’oro per meriti sportivi, che dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
in occasione dei consueti saluti di fine anno, possiamo onestamente affermare
che il 2015 è stato un anno più che positivo per l’Esercito Italiano, che ha
superato di gran lunga le più rosee previsioni.
In
un crescendo di emozioni e con specifici e diversificati percorsi agonistici,
gli atleti della Forza Armata hanno preso parte ad oltre 300 competizioni federali
nazionali ed internazionali, si sono altresì distinti in manifestazioni multidisciplinari
come i primi Giochi Europei di Baku, in Azerbaijan, le Universiadi di Gwangiu ed
i Giochi Mondiali Militari di Mungeyong, in Corea del Sud, consegnando allo
sport italiano, 10 qualificati olimpici (il numero si raddoppierà nel 2016) e
numerosissime medaglie: 7 mondiali, 25 in coppa del mondo, 38 europee ed infine
oltre 250 italiane.
Ed
allora, nel ringraziare i tanti atleti dell’Esercito che nel 2015 hanno portato
in alto con onore e senso di appartenenza i colori azzurri, in questa ultima
giornata dell’anno vige l’obbligo di dedicare loro il giusto e meritato
riconoscimento, evidenziando i maggiori successi conseguiti sui campi di gara
dei cinque contenenti.
Apertura
dedicata alle splendide affermazioni mondiali giunte da Kazan, in Russia, in
occasione dei mondiali di nuoto in acque libere con il Caporal Maggiore Simone
Ruffini e da Las Vegas, in Texas, per quelli di lotta libera con il Caporale
Frank Chamizo Marquez.
4h53'08”,
questo il tempo con il quale Simone Ruffini il 1 di agosto firma la sua
consacrazione a livello mondiale nella dura prova della 25 km di nuoto in acque
libere.
Per
il ventiseienne azzurro dell’Esercito un successo faticosamente costruito
bracciata dopo bracciata nel bacino del fiume Kazanka al termine di una
intelligente performance chiusa davanti all'americano Alex Meyer,
secondo a 4 secondi e all'altro azzurro, Matteo Furlan, terzo classificato a
1'27" di distacco.
Per
il pesarese, due giorni prima era arrivata la tanto ambita carta olimpica grazie
alla settima posizione conquistata nella prova della 10 km, gara nella quale la
collega Rachele Bruni con il tempo di 1h58’27”9 andava a piazzarsi, con grande
rammarico, in quarta posizione a poco più di un secondo di distacco dalla
brasiliana Ana Marcela Da Cunha, terza in 1h58’26”5.
Oro
alla francese Aurelie Müller (1h58'04"3), seguita al secondo posto
dall’olandese Sharon Van Rouwendall (1h58'06"7).
Per
l’azzurra atleta toscana allenata dal Caporal Maggiore Scelto Fabrizio
Antonelli, un piazzamento amaro ed ingiusto rispetto all’impegno profuso nei 10
km di gara.
Qualche
errore tattico di troppo, sicuramente da evitare il prossimo anno a Rio in
occasione dei Giochi Olimpici, non hanno comunque offuscato l’alto profilo
tecnico del Primo Caporal Maggiore della Cecchignola, spessore abilmente costruito
nel corso del 2015 grazie ai quattro primi posti ottenuti in altrettanti tappe
di coppa del mondo, consentendole a fine stagione di aggiudicarsi l’ambito
trofeo iridato con 122 punti davanti all’ungherese Anna Olasz (77 p.) ed alla
tedesca Isabelle Harle (57 p.).
Non
solo il nuoto ai vertici mondiali in questo 2015, ma anche la lotta grazie al
giovane atleta di origine cubane Franck Chamizo Marquez.
La
notte dell’13 settembre a Las Vegas, sede dei campionati mondiali di lotta, il
ventitreenne Caporale del Centro Sportivo Esercito ottiene l’oro nei 65 kg
superando in finale con il punteggio di 4 a 3, l'uzbeco Navruzov.
Una
vittoria dalla doppia valenza: una per il titolo iridato ed una per la
conquista della carta olimpica.
Chamizo,
sposato con la collega, il Caporal Maggiore Dalma Caneva, nel 2014 si era
aggiudicato l’oro ai campionati europei under 23 di Walbrzych, in Polonia,
mentre in giugno di quest’anno si era distinto per l’argento ai primi Giochi
Europei di Baku.
E
mentre i neo qualificati olimpici finalizzavano la propria preparazione in
vista di Rio 2016, molti giovani azzurri del Centro Sportivo Esercito, a suon
di medaglie, hanno cercato in tutti i modi di farsi largo tra le nazionali
maggiori.
E’
il caso di due azzurre schermitrici, laureatesi campionesse del mondo a squadre
tra gli under 20.
A
Tashent, in Uzbekistan, nelle giornate dell’8 e 9 aprile, i Caporal Maggiori
Chiara Mormile e Roberta Marzani hanno conquistato il primo gradino del podio, rispettivamente,
nella prova a squadre della sciabola e della spada.
Un
risultato, quello conseguito dalle due promettenti atlete azzurre, costruito
giorno dopo giorno nelle palestre di casa al fianco dei propri maestri artefici,
quest’ultimi, non solo di questo prestigioso successo, ma di molti altri podi
internazionali.
E’
il caso quindi ricordare l’argento ed il bronzo conquistati in gennaio dalla
Mormile nelle prove di coppa del mondo di Segovia in Spagna e Dourdan in
Francia ed il terzo posto a squadre agli europei di marzo a Maribor, in
Slovenia, evento nel quale la Marzani, sempre nella prova a squadre, ha invece chiuso
al secondo posto.
Ma
per la spadista dell’Esercito, al momento numero 3 del ranking mondiale giovanile,
le soddisfazioni sono giunte anche dal circuito di Coppa del Mondo in virtù
della seconda posizione ottenuta in marzo ad Udine ed al primo ad Helsinki, in novembre.
Completano
il palmares delle medaglie iridate del Centro Sportivo Esercito, le prestazioni
conseguire dagli azzurri delle sezioni tiro a volo e ciclismo.
Anche
se non ancora ufficializzata dalla competente Federazione Nazionale, un’altra
azzurra dell’Esercito in lista per i Giochi Olimpici del prossimo anno è la
specialista delle due ruote, il Primo Caporal Maggiore Eva Lechner.
Nel
2015, la trentenne atleta bolzanina in occasione dei campionati del mondo di
mountain bike è salita sul terzo gradino del podio nella prova del Team Relay
insieme al giovane Under 23 dell’Esercito, il Caporale Gioele Bertolini, mentre
agli europei del 26 luglio di Alpago, nel bellunese, si è aggiudicata l’argento
individuale.
Per
entrambi gli azzurri comunque, l’anno che sta per chiudersi ha riservato grandi
soddisfazioni anche nel circuito di coppa del mondo di ciclocross.
Eva
Lechner, dopo aver chiuso in gennaio la stagione 2014-2015 con una vittoria a
Hoogerheide, in Olanda, nel 2015 è riuscita a cogliere ben tre podi su quattro
prove sino ad ora disputate.
Il
16 settembre, a Las Vegas, ed il 20 dicembre a Namur, in Belgio, conquista l’oro,
mentre a settembre a Valdenburg, sempre in Belgio, si aggiudica l’argento chiudendo
l’anno in seconda posizione assoluta nel ranking mondiale.
Seppur
avara di medaglie, la nazionale italiana di ginnastica artistica femminile,
composta per la metà da azzurre del Centro Sportivo Esercito, nel corso del
2015 ha saputo comunque balzare agli onori della cronaca andando a conquistare in
ottobre il pass per i Giochi Olimpici del 2016, grazie alla settima posizione a
squadre ottenuta ai mondiali di Glasgow, in Scozia.
Vanessa
Ferrari, Carlotta Ferlito e Erika Fasana queste le atlete del Centro Sportivo
Esercito che il 23 ottobre scorso all’l’SSE Ydro Arena, insieme a Tea Ugrin,
Lara Mori, e Elisa Meneghini, hanno incantato le migliaia di spettatori
presenti al torneo iridato.
Otto
le Nazioni che in prima battuta si giocavano un posto per le Olimpiadi, quattro
invece quelle che al Test Event di marzo 2016 a Rio de Janeiro avranno la
seconda ed ultima chance.
In
un torneo in cui il strapotere delle ginnaste statunitensi, capitanate da una
straordinaria Biles, ha praticamente monopolizzato l’attenzione di tutti gli appassionati
della polvere di magnesio, il risultato dell’Italdonne colto al primo
tentativo, ha rappresentato un traguardo storico e di assoluto valore tecnico
che premia l’ottimo lavoro svolto dal Direttore Tecnico Enrico Casella.
Chiude
la top ten degli azzurri dell’Esercito che dal 5 al 21 di agosto del prossimo
anno rappresenterà l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, il Sergente
Maggiore Giuseppe Giordano della sezione tiro a segno ed il Caporal Maggiore Scelto Noemi Batki dei tuffi.
Il
quarantunenne atleta napoletano in questo 2015 non si è soltanto distinto per il
secondo “pass olimpico” in carriera, ma anche per la medaglia di bronzo a
squadre conquistata lo scorso 25 luglio agli europei di Maribor, in Slovenia.
Lo
specialista della pistola libera a mt. 50, in occasione della 3^ prova di coppa
del mondo di tiro a segno, disputasi il 29 maggio a Monaco di Baviera, ha coronato
il grande sogno di partecipare, dopo Londra 2012, all’evento sportivo più
importante al mondo e ciò grazie al quinto posto assoluto ottenuto nella prova
individuale.
Per la campionessa azzurra della piattaforma da mt. 10, gli europei del 10 di giugno di Rostock, in Germania, hanno segnato un momento particolarmente importante della carriera da tuffatrice.
Per la campionessa azzurra della piattaforma da mt. 10, gli europei del 10 di giugno di Rostock, in Germania, hanno segnato un momento particolarmente importante della carriera da tuffatrice.
Conquista la medaglia di bronzo sfiorando la qualificazione per i Giochi Olimpici del prossimo anno che però non le scappa due mesi dopo all'Aquatics Palace di Kazan, in Russia, sede dei 16esimi campionati mondiali di nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto e tuffi Kazan, grazie alla 14esima posizione assoluta, sulle 37 iscritte alla prova, dominata dalle cinesi Ren Quian e Si Yajie.
Ma il 2015 non si è di certo limitato ai soli podi mondiali; i successi sono arrivati anche dalle prove di coppa del mondo, dagli europei e dai campi di gara nazionali.
Come
evidenziato ad inizio servizio, sono stati ben 25 i podi conquistati nei
circuiti iridati e ben 38 in quelli continentali, e di questi molti sono stati conseguiti
dagli azzurri della scherma, del nuoto, dell’atletica leggera, del pentathlon
moderno, del sollevamento pesi e da quelli degli sport di combattimento come il
judo, il taekwondo ed il karate.
Fine 1^ parte.
Riepilogo risultati 2015:
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