giovedì 31 dicembre 2015

2015, un anno di sport al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito. 1^ parte


Il 2015 volge inesorabilmente al termine e come di consuetudine è tempo di tirare le somme e fare una obiettiva valutazione sull’andamento di un anno di sport al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito.

Alla luce delle numerose medaglie conquistate sui campi gara di tutto il mondo e dei conseguenti riconoscimenti tributati ad alcuni dei nostri migliori atleti sia dal Premier Matteo Renzi, in occasione della cerimonia della consegna dei collari d’oro per meriti sportivi, che dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dei consueti saluti di fine anno, possiamo onestamente affermare che il 2015 è stato un anno più che positivo per l’Esercito Italiano, che ha superato di gran lunga le più rosee previsioni.

In un crescendo di emozioni e con specifici e diversificati percorsi agonistici, gli atleti della Forza Armata hanno preso parte ad oltre 300 competizioni federali nazionali ed internazionali, si sono altresì distinti in manifestazioni multidisciplinari come i primi Giochi Europei di Baku, in Azerbaijan, le Universiadi di Gwangiu ed i Giochi Mondiali Militari di Mungeyong, in Corea del Sud, consegnando allo sport italiano, 10 qualificati olimpici (il numero si raddoppierà nel 2016) e numerosissime medaglie: 7 mondiali, 25 in coppa del mondo, 38 europee ed infine oltre 250 italiane.

Ed allora, nel ringraziare i tanti atleti dell’Esercito che nel 2015 hanno portato in alto con onore e senso di appartenenza i colori azzurri, in questa ultima giornata dell’anno vige l’obbligo di dedicare loro il giusto e meritato riconoscimento, evidenziando i maggiori successi conseguiti sui campi di gara dei cinque contenenti.

Apertura dedicata alle splendide affermazioni mondiali giunte da Kazan, in Russia, in occasione dei mondiali di nuoto in acque libere con il Caporal Maggiore Simone Ruffini e da Las Vegas, in Texas, per quelli di lotta libera con il Caporale Frank Chamizo Marquez.
 
4h53'08”, questo il tempo con il quale Simone Ruffini il 1 di agosto firma la sua consacrazione a livello mondiale nella dura prova della 25 km di nuoto in acque libere.

Per il ventiseienne azzurro dell’Esercito un successo faticosamente costruito bracciata dopo bracciata nel bacino del fiume Kazanka al termine di una intelligente performance chiusa davanti all'americano Alex Meyer, secondo a 4 secondi e all'altro azzurro, Matteo Furlan, terzo classificato a 1'27" di distacco.

Per il pesarese, due giorni prima era arrivata la tanto ambita carta olimpica grazie alla settima posizione conquistata nella prova della 10 km, gara nella quale la collega Rachele Bruni con il tempo di 1h58’27”9 andava a piazzarsi, con grande rammarico, in quarta posizione a poco più di un secondo di distacco dalla brasiliana Ana Marcela Da Cunha, terza in 1h58’26”5.

Oro alla francese Aurelie Müller (1h58'04"3), seguita al secondo posto dall’olandese Sharon Van Rouwendall (1h58'06"7).

Per l’azzurra atleta toscana allenata dal Caporal Maggiore Scelto Fabrizio Antonelli, un piazzamento amaro ed ingiusto rispetto all’impegno profuso nei 10 km di gara.

Qualche errore tattico di troppo, sicuramente da evitare il prossimo anno a Rio in occasione dei Giochi Olimpici, non hanno comunque offuscato l’alto profilo tecnico del Primo Caporal Maggiore della Cecchignola, spessore abilmente costruito nel corso del 2015 grazie ai quattro primi posti ottenuti in altrettanti tappe di coppa del mondo, consentendole a fine stagione di aggiudicarsi l’ambito trofeo iridato con 122 punti davanti all’ungherese Anna Olasz (77 p.) ed alla tedesca Isabelle Harle (57 p.).

Non solo il nuoto ai vertici mondiali in questo 2015, ma anche la lotta grazie al giovane atleta di origine cubane Franck Chamizo Marquez.

La notte dell’13 settembre a Las Vegas, sede dei campionati mondiali di lotta, il ventitreenne Caporale del Centro Sportivo Esercito ottiene l’oro nei 65 kg superando in finale con il punteggio di 4 a 3, l'uzbeco Navruzov.

Una vittoria dalla doppia valenza: una per il titolo iridato ed una per la conquista della carta  olimpica.

Chamizo, sposato con la collega, il Caporal Maggiore Dalma Caneva, nel 2014 si era aggiudicato l’oro ai campionati europei under 23 di Walbrzych, in Polonia, mentre in giugno di quest’anno si era distinto per l’argento ai primi Giochi Europei di Baku.

E mentre i neo qualificati olimpici finalizzavano la propria preparazione in vista di Rio 2016, molti giovani azzurri del Centro Sportivo Esercito, a suon di medaglie, hanno cercato in tutti i modi di farsi largo tra le nazionali maggiori.

E’ il caso di due azzurre schermitrici, laureatesi campionesse del mondo a squadre tra gli under 20.

A Tashent, in Uzbekistan, nelle giornate dell’8 e 9 aprile, i Caporal Maggiori Chiara Mormile e Roberta Marzani hanno conquistato il primo gradino del podio, rispettivamente, nella prova a squadre della sciabola e della spada.

Un risultato, quello conseguito dalle due promettenti atlete azzurre, costruito giorno dopo giorno nelle palestre di casa al fianco dei propri maestri artefici, quest’ultimi, non solo di questo prestigioso successo, ma di molti altri podi internazionali.

E’ il caso quindi ricordare l’argento ed il bronzo conquistati in gennaio dalla Mormile nelle prove di coppa del mondo di Segovia in Spagna e Dourdan in Francia ed il terzo posto a squadre agli europei di marzo a Maribor, in Slovenia, evento nel quale la Marzani, sempre nella prova a squadre, ha invece chiuso al secondo posto.
 

Ma per la spadista dell’Esercito, al momento numero 3 del ranking mondiale giovanile, le soddisfazioni sono giunte anche dal circuito di Coppa del Mondo in virtù della seconda posizione ottenuta in marzo ad Udine ed al primo ad Helsinki, in novembre.

Completano il palmares delle medaglie iridate del Centro Sportivo Esercito, le prestazioni conseguire dagli azzurri delle sezioni tiro a volo e ciclismo.

 
La prima in ordine di tempo ad aver ipotecato la partecipazione a Rio è la specialista dello skeet, il Caporal Maggiore Scelto Diana Bacosi, protagonista su più fronti agonistici: in coppa del mondo, con i primi posti di Al Ain negli Emirati Arabi Uniti in marzo e di Lanarca, Cipro in aprile; ai primi Giochi Europei di Baku in giugno con l’oro nel Team Mixed e con l’argento nella prova individuale ed infine con l’argento a squadre ai mondiali di Lonato del Garda in settembre.

 
Di grande spessore anche le prestazioni dell’altro specialista dello skeet, il Caporal Maggiore Luigi Lodde; nel corso del 2015 oltre all’argento mondiale a squadre di Lonato del Garda, il trentacinquenne atleta sardo si è imposto anche agli europei di luglio a Maribor, in Slovenia, con un oro individuale ed un argento a squadre, prova quest’ultima, nella quale figurava anche il Caporale Riccardo Filippelli, protagonista in marzo della conquista del pass olimpico, grazie al terzo posto ottenuto alla prova di coppa del mondo di Acapulco (Mex).

Anche se non ancora ufficializzata dalla competente Federazione Nazionale, un’altra azzurra dell’Esercito in lista per i Giochi Olimpici del prossimo anno è la specialista delle due ruote, il Primo Caporal Maggiore Eva Lechner.

Nel 2015, la trentenne atleta bolzanina in occasione dei campionati del mondo di mountain bike è salita sul terzo gradino del podio nella prova del Team Relay insieme al giovane Under 23 dell’Esercito, il Caporale Gioele Bertolini, mentre agli europei del 26 luglio di Alpago, nel bellunese, si è aggiudicata l’argento individuale.
 

Per entrambi gli azzurri comunque, l’anno che sta per chiudersi ha riservato grandi soddisfazioni anche nel circuito di coppa del mondo di ciclocross.

Eva Lechner, dopo aver chiuso in gennaio la stagione 2014-2015 con una vittoria a Hoogerheide, in Olanda, nel 2015 è riuscita a cogliere ben tre podi su quattro prove sino ad ora disputate.

Il 16 settembre, a Las Vegas, ed il 20 dicembre a Namur, in Belgio, conquista l’oro, mentre a settembre a Valdenburg, sempre in Belgio, si aggiudica l’argento chiudendo l’anno in seconda posizione assoluta nel ranking mondiale.

 
In evidenza anche Gioele Bertolini, terzo assoluto nella classifica generale, grazie al primo e secondo posto rispettivamente ottenuti a Valdenburg ed a Namur.

Seppur avara di medaglie, la nazionale italiana di ginnastica artistica femminile, composta per la metà da azzurre del Centro Sportivo Esercito, nel corso del 2015 ha saputo comunque balzare agli onori della cronaca andando a conquistare in ottobre il pass per i Giochi Olimpici del 2016, grazie alla settima posizione a squadre ottenuta ai mondiali di Glasgow, in Scozia.

Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito e Erika Fasana queste le atlete del Centro Sportivo Esercito che il 23 ottobre scorso all’l’SSE Ydro Arena, insieme a Tea Ugrin, Lara Mori, e Elisa Meneghini, hanno incantato le migliaia di spettatori presenti al torneo iridato.

Otto le Nazioni che in prima battuta si giocavano un posto per le Olimpiadi, quattro invece quelle che al Test Event di marzo 2016 a Rio de Janeiro avranno la seconda ed ultima chance.

In un torneo in cui il strapotere delle ginnaste statunitensi, capitanate da una straordinaria Biles, ha praticamente monopolizzato l’attenzione di tutti gli appassionati della polvere di magnesio, il risultato dell’Italdonne colto al primo tentativo, ha rappresentato un traguardo storico e di assoluto valore tecnico che premia l’ottimo lavoro svolto dal Direttore Tecnico Enrico Casella.

Chiude la top ten degli azzurri dell’Esercito che dal 5 al 21 di agosto del prossimo anno rappresenterà l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, il Sergente Maggiore Giuseppe Giordano della sezione tiro a segno ed il Caporal Maggiore Scelto Noemi Batki dei tuffi.

Il quarantunenne atleta napoletano in questo 2015 non si è soltanto distinto per il secondo “pass olimpico” in carriera, ma anche per la medaglia di bronzo a squadre conquistata lo scorso 25 luglio agli europei di Maribor, in Slovenia.

Lo specialista della pistola libera a mt. 50, in occasione della 3^ prova di coppa del mondo di tiro a segno, disputasi il 29 maggio a Monaco di Baviera, ha coronato il grande sogno di partecipare, dopo Londra 2012, all’evento sportivo più importante al mondo e ciò grazie al quinto posto assoluto ottenuto nella prova individuale.



Per la campionessa azzurra della piattaforma da mt. 10, gli europei del 10 di giugno di Rostock, in Germania, hanno segnato un momento particolarmente importante della carriera da tuffatrice.

Conquista la medaglia di bronzo sfiorando la qualificazione per i Giochi Olimpici del prossimo anno che però non le scappa due mesi dopo all'Aquatics Palace di Kazan, in Russia, sede dei 16esimi campionati mondiali di nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto e tuffi Kazan, grazie alla 14esima posizione assoluta, sulle 37 iscritte alla prova, dominata dalle cinesi Ren Quian e Si Yajie.


Ma il 2015 non si è di certo limitato ai soli podi mondiali; i successi sono arrivati anche dalle prove di coppa del mondo, dagli europei e dai campi di gara nazionali.

Come evidenziato ad inizio servizio, sono stati ben 25 i podi conquistati nei circuiti iridati e ben 38 in quelli continentali, e di questi molti sono stati conseguiti dagli azzurri della scherma, del nuoto, dell’atletica leggera, del pentathlon moderno, del sollevamento pesi e da quelli degli sport di combattimento come il judo, il taekwondo ed il karate.
 
Fine 1^ parte.
 
Riepilogo risultati 2015:
 

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