Spadiste azzurre (Foto A. BIzzi) |
L'ultima giornata della kermesse continentale, si chiude con un medagliere di primissimo piano composto da 7 ori, 5 argenti e 7 bronzi, classificando l'Italia al primo posto assoluto, seguita al secondo dalla Russia ed al terzo dalla Polonia.
Consistente il contributo fornito dagli azzurri del Centro Sportivo Esercito nelle 5 giornate di gare.
In tutto tre ori e due argenti; la prima atleta a salire sul podio e' stata il Caporal Maggiore Caterina Navarria nella prova individuale della sciabola chiusa al secondo posto al termine di una finale persa contro alla polacca Watora per 15/13; stessa posizione l'indomani nella prova a squadre, gara che vedeva in pedana l'altra azzurra dell'Esercito, il parigrado Martina Criscio e le rappresentanti delle Fiamme Oro, Sofia Ciaraglia e Flaminia Prearo.
Tra le italiane si è evidenziata in particola modo un'agguerrita Martina Criscio sempre pronta a ricucire i distacchi, in termini di punteggio, determinati da alcune colleghe di squadra non perfettamente in forma.
Comunque, la vittoria è meritatamente andata alla compagine russa con il punteggio di 45/38, mentre sul terzo gradino del podio è salita la Polonia vincente per 45/21 sulla Turchia.
Ma per sentire suonare per la prima volta alla Fiera 4 di Vicenza l'inno di Mameli, si è dovuto attendere la terza giornata, con l'oro a squadre arrivato dal quartetto maschile della spada, al termine di una combattuta finale contro l'Ungheria chiusa sul punteggio di 45/25, durante la quale il Caporale Gabriele Cimini, sin dalle prime battute della prova, ha saputo giocare un ruolo determinante nella vittoria finale.
Per il giovane diciannovenne spadista, al primo anno tra gli over 20, la stagione agonistica 2014/2015 era partita con qualche difficoltà di ambientamento, poi dopo il primo posto conquistato in una prova di coppa europa a Busto Arsizio (VA) a fine gennaio, per l'atleta pisano le cose hanno preso tutta un'altra piega conquistando, prima un posto nella nazionale maggiore grazie agli ottimi piazzamenti nel frattempo ottenuti in alcune prove di coppa del mondo, successivamente aggiudicandosi il titolo italiano under 23, lo scorso 22 febbraio a Riccione.
Sulla scia dell'entusiasmo della vittoria di Gabriele Cimini, la conterranea Camilla Batini non poteva certamente fare diversamente.
Per il ventitreenne Caporal Maggiore, nelle giornate di sabato 25 e domenica 26, sono, rispettivamente, arrivati due splendidi ori: uno nella prova individuale ed uno in quella a squadre.
Nella prima gara, l'assalto finale per la conquista dell'ambito titolo europeo, che ricordiamo essere andato lo scorso anno all'atleta ligure del Centro Sportivo Esercito, Brenda Briasco, è maturato al termine di un incontro partito con scarsa lucidità, tale da portarsi subito sotto di quattro stoccate.
La reazione è stata però pronta, al punto di riprendere in mano l'incontro e superare con una grande abilità e carattere per 15/13 la russa Victoria Kuzmenkova.
Medesimo atteggiamento vincente anche domenica 26 nella prova a squadre, in virtù delle singole prestazioni esibite in pedana dalle colleghe Luisa Tesserin Alberta Santuccio e Federica Santandrea.
Partite direttamente dagli ottavi con una vittoria senza particolari affanni contro la formazione spagnola per 45/36, in semifinale le azzurre hanno incontrato la Romania sconfiggendola con il punteggio di 45/24, qualificandosi quindi per la finale contro la Russia, ha sua volta vincente sulla Polonia per 45/32.
Ultimo atto senza particolari problemi per il giovane quartetto azzurro: 45/33 lo score finale ed un altra medaglia d'oro che scrive la parola fine ad uno splendido campionato Europeo.
Terza piazza infine, per la Polonia, vincente sulla Romania per 45/43.
"Sono felice per questi due successi, - tiene a sottolineare Camilla Batini - due medaglie costruita assalto su assalto con grande determinazione e concentrazione.
Ringrazio il mio tecnico Elisa Vanni che anche oggi ha saputo darmi le giuste indicazioni tecniche per affrontare gli avversari ed il Centro Sportivo Esercito, presente qui a Vicenza per sostenermi nel difficile compito di mantenere alto il nome del sodalizio a cui appartengo."
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