Castel Gandolfo. Simone Ruffini e Rachele Bruni, sono i nuovi campioni italiani della 10 km in acque libere di nuoto.
Quest'oggi lo splendido scenario lacustre di Castel Gandolfo ha ospitato la rassegna nazionale di nuoto di fondo sulla distanza olimpica dei 10 km, tappa fondamentale per ambire a prendere parte, dal 25 di luglio al 1 di agosto, ai mondiali russi di Kazan.
Ottime quindi le prove dei due Caporal Maggiori del Centro Sportivo Esercito, da alcuni mesi al centro di importanti affermazioni internazionali come i due primi posti e due terzi posti, rispettivamente, di Rachele Bruni e Simone Ruffini in Coppa del mondo.
Il primo oro è arrivato al mattino con la prova maschile, chiusa dal venticinquenne atleta di Tolentino dopo un 1h51'58" di gara, mettendosi alle proprie spalle, Federico Vanelli (Fiamme Oro/CC Aniene), secondo in 1h52"00'3, e Matteo Furlan (Marina/Team Veneto) terzo in 1h52'00"4.
"Una vittoria cercata quella di oggi, - sottolinea Simone Ruffini - dopo le ottime prove di coppa del mondo la strada che porta ai mondiali del prossimo mese passava anche dagli esiti della gara odierna. Con la vittoria spero molto di aver ipotecato una convocazione in azzurro, anche perché a Kazan ci si giocherà il pass per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
Ringrazio la mia famiglia, il mio allenatore ed il Centro Sportivo Esercito.
Lo stesso acuto poche ore dopo è giunto anche dalla prova femminile, dominata da una Rachele Bruni, sempre più determinata a diventare la leader mondiale della specialità.
Per lei un primo posto conquistato al termine di una gara condotta in maniera intelligente, chiusa con il tempo di 1h59'54"9 su Aurora Ponselè (Aniene/Fiamme Oro) seconda in 2h00'23"7 e sul bronzo olimpico a Londra 2012 Martina Grimaldi (Uisp/Fiamme Oro), terza in 2'00"26'0.
Ottimo altresì il quarto posto dell'altra rappresentante dell'Esercito, alla sua prima è vera esperienza con le big della specialità, il Caporale Arianna Brindi, capace di fermare il cronometro sul tempo di 2'00"28'4 e lasciare ben sperare per il futuro del fondo azzurro.
"Pensavo nella solita partenza sprint della Ponselè , - evidenzia la Bruni - questo suo nuovo approccio alla gara ha probabilmente spiazzato un po' tutti. Io comunque ho fatto tesoro delle presenti esperienze mantenendomi sempre nelle posizioni di vertice senza mai accelerare, se non nel finale di gara. La tattica è stata quella vincente, ed attendo paziente le convocazioni per Kazan."