giovedì 5 novembre 2015

“Sport e Integrazione”: la vittoria più bella, un successo firmato CONI-Ministero del Lavoro e Politiche Sociali


Roma. Quest' oggi, presso il Circolo del CONI, a Roma, si è tenuto l’ultimo dei dieci incontri che hanno visto come protagonisti atleti azzurri di diversi sport raccontare la loro esperienza nel progetto “Sport e Integrazione”. 


La campagna, istituita dal CONI in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha rinnovato per l’anno 2015 l’Accordo di programma per la promozione delle politiche di integrazione nello sport.

Per raccontare la loro esperienza nelle scuole elementari e medie, sono stati chiamati atleti appartenenti ai Gruppi Sportivi Militari ed al Club Olimpico migrati dall’estero, tra cui il Caporal Frank Chamizo, della sezione lotta del Centro Sportivo Esercito.


"Una grande opportunità per me essermi perfettamente integrato, attraverso lo sport, in Italia e sopratutto nell'Esercito" sottolinea il ventitreenne lottatore di origine cubane.
"Grazie alla possibilità di arruolamento che mi è stata prospettata qualche giorno prima dei mondiali di Las Vegas, dove sono riuscito a conquistare l'oro nella categoria dei 65 chilogrammi, ho avuto l'opportunità di conoscere tanti altri campioni che hanno vissuto storie identiche alla mia.
Per questo ringrazio la Federazione Italiana a cui appartengo (FIJLKAM) e chiaramente il Centro Sportivo Esercito, da sempre sostenitore dei valori sociali come per l'appunto l'integrazione attraverso lo Sport".


Nel corso dell'evento sono intervenuti l’Amministratore Delegato del CONI, Alberto Miglietta, presentando la cooperazione sinergica tra il CONI, CONI Servizi e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; il Responsabile Corporate Social Responsability del CONI, Teresa Zompetti, che ha illustrato i numeri delle partecipazioni al progetto; il Direttore dell'Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), Federico Soda, che ha ribadito il concetto di sport come “veicolo” di integrazione sociale e la componente del Comitato Scientifico del progetto, Diana Bianchelli, che ha illustrato il progetto.


Spazio quindi agli aspetti giuridici del tema dell'incontro con il professore Matera, che ha illustrato in quale maniera l’ordinamento sportivo si muove in maniera frammentaria verso la cittadinanza sportiva, sottolineando come le diverse Federazioni, a volte, trovino delle “scorciatoie” legali per tesserare e far gareggiare gli atleti di altre nazioni in Italia.


Hanno completato gli interventi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, sottolineando come Presidenti di Federazioni e di Enti di Promozione Sportiva, i Ministeri e le Forze Armate possano fare la differenza per il processo di integrazione ed il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, che ha elogiato l'iniziativa è chiesto di dare continuità al progetto al fine di costruire una comunità di cultura sportiva

L'incontro si è quindi concluso con la premiazione dei cinque migliori progetti “Buone Pratiche” selezionati tra i 44 presentati.
15 quelli ammessi nella valutazione finale e 5, come detto, quelli che hanno ricevuto dalle mani di Gianni Malagò e Giuliano Paoletti una targa ricordo.


Tra questi evidenziamo: “Bergamondo 2015”, il torneo di calcio al quale hanno preso parte
atleti migranti in rappresentanza del proprio Paese d’origine; “Dove nascono i giganti”, è il progetto dell’Asd Gran Sasso Rugby che ha portato il gioco e i valori della palla ovale in numerose scuole; “Mondiali Antirazzisti”, manifestazione calcistica della Uisp, organizzata dal 1997 a Modena, con legami ramificati in altre aree dell'Emilia Romagna; il “Calciastorie” progetto della Lega Serie A che ha promosso i valori dell’integrazione nelle scuole portando
come esempio l’intervento dello scrittore Matteo Marani autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”; “Progetto 42” programma della Federazione Italiana Baseball Softball mirato a coniugare la trasmissione dei valori sportivi basandosi sulla storia di Jackie Robinson il primo giocatore nero ad ottenere un contratto da una squadra professionistica americana di baseball negli anni in cui la discriminazione razziale era al suo apice. 

Giorgia Consiglio

L'intervista a Rai Sport: https://youtu.be/ognwy0PT-Ww

Nessun commento:

Posta un commento