lunedì 3 agosto 2015

Kazan, mondiali di nuoto e tuffi. Il punto al termine della prima settimana di gare


Roma. Cala il sipario sulla prima settimana di gare dei campionati mondiali di tuffi, nuoto, nuoto sincronizzato e pallanuoto, in corso di svolgimento a Kazan, in Russia, e si spengono i riflettori sui protagonisti del Centro Sportivo Esercito, che, grazie ai loro risultati, hanno portato in alto il nome dell'Italia.

Ed infatti, mentre l'Italia del nuoto in vasca nella giornata di ieri ha fatto il suo esordio all'Aquatics Palace di Kazan portando la staffetta femminile della 4x100 stile libero, composta dalle azzurre dell'Esercito, i Caporal Maggiori Scelti Erika Ferraioli e Laura Letrari, e da Silvia Di Pietro e la fuoriclasse Federica Pellegrini, a completare la finale in sesta posizione con il nuovo record italiano di 3'37"16, la settimana appena trascorsa ha invece visto mettersi in grande evidenza gli specialisti del nuoto in acque libere e quelli dei tuffi.

Come non iniziare quindi questa nostro servizio con l'oro mondiale del Caporal Maggiore Simone Ruffini conquistato sabato 1 agosto nella 25 km, dopo 4h53'08 di gara davanti all'americano Alex Meyer, secondo a 4 secondi, e all'altro azzurro, Matteo Furlan, terzo a 1'27", ed il settimo posto del Primo Caporal Maggiore Alice France nella prova femminile.

Per l'azzurro venticinquenne atleta marchigiano, campione italiano uscente, settimo, con qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016 lunedì 27 luglio nella 10 km e settimo ai mondiali di Barcellona di due anni fa, quella di sabato mattina è stata una prova condotta con grande tatticismo, al cospetto di un parterre di avversari composto da 32 partenti.

Degna di particolare menzione, è stata altresì la prestazione, sempre nella 25 km, del Primo Caporal Maggiore Alice Franco, settima assoluta con il tempo di 5h19'50, maturato nel contesto di una gara che ha invece visto scendere in acqua 21 concorrenti e salire sul primo gradino la brasiliana Ana Marcela Cunha dopo 5h13'47 di gara seguita al secondo posto dall'ungherese Ana Olaz con un distacco di 26 secondi ed al terzo la tedesca Maurer.

Per la ventiseienne atleta astigiana, icona del nuoto di fondo internazionale, in virtù del terzo e quarto posto mondiale conquistato a Shanghai nel 2011 e Barcellona nel 2013, e dei due ori europei conquistati nel 2011 e 2012, rispettivamente, a Eliat (ISR) e Piombino, sulla distanza dei 25 km, anche per lei una prova di alto profilo tecnico, non sufficiente però a contrastare la superiorità del trio salito sul podio iridato.

Ma la prima settimana natatoria presso il bacino del fiume Kazanza, verrà altresì ricordata per la splendida, ma sfortunata, prestazione del Primo Caporal Maggiore Rachele Bruni nella 10 km di martedì 28 luglio.

Campionessa italiana uscente sulla 5 e 10 Km e leader di coppa del mondo in virtù delle tre vittorie ottenute, in ordine di tempo, a Viedma, in Argentina, Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, e Setbul, in Portogallo, la prova della ventiquattrenne atleta del Centro Sportivo Esercito, come detto, ha avuto un sapore agrodolce.

Come accaduto il giorno precedente con il Caporal Maggiore Simone Ruffini, settimo e qualificazione olimpica in tasca, anche per Rachele Bruni niente podio però pass per Rio de Janeiro 2016 ampiamente meritato, a conferma di un stagione agonistica vissuta ad altissimo livello.

Gara rocambolesca quella della fondista dell'Esercito.
Dopo essere stata per 9,5 km nel terzetto di testa, a 500 metri dall'arrivo il momento cruciale per l'azzurra; la francese Aurelie Müller e l'olandese Sharon Van Rouwendall spingono sull'acceleratore andandosi, rispettivamente, a prendere l'oro e l'argento con i tempi di 1h58'04"3 e 1h58'06"7, lasciando la terza piazza provvisoria ad una esausta Rachele Bruni incapace, negli ultimi metri, di contrastare il ritorno del gruppetto inseguitore capeggiato dalla brasiliana Ana Marcela Cunha.

Ed è proprio quest'ultima ad un passo dall'arrivo a superarla, chiudendo terza con il tempo di 1h58'26'5 con un vantaggio di oltre un secondo sull'azzurra (1n58'27"9).

Ma il giorno 25 luglio ha visto esordire all'Aquatics Palace di Kazan, per un posto sia sul podio che per Rio 2016 anche la coppia del sincro dei 3 metri, il Caporal Maggiore Scelto Francesca Dallapè e la finanziera, Tania Cagnotto.

Dopo i due argenti iridati di Roma 2009 e Barcellona 2013, per le sette volte campionesse d'Europa, la finale mondiale 2015 si è chiusa al quinto posto con un deludente scorre di 302,43 punti, rimandando le ambizioni per un posto aI Giochi Olimpici del prossimo anno, alla 1^ prova delle "World Series" di Rio de Janeiro, programmata per febbraio 2016.

Decisamente più di carattere la prova della collega Noemi Batki tenutasi il giorno 29 luglio nella specialità della piattaforma dai 10 metri.

Per la ventiseienne atleta triestina, terza ai recenti campionati Europei di Rostock, in Germania, e sesta sabato 25 luglio nel sincro mixed con Maicol Verzotto, mercoledì 29 si è concretizzato il sogno di prendere parte alla terza olimpiade consecutiva, grazie al decimo posto conquistato nella semifinale con il punteggio di 331,60 ed al dodicesimo, realizzato il giorno seguente in finale.

Degno di menzione infine, l'ottavo posto sempre della Batki con Massimo Rinaldi nella specialità del Team mixed.

Ma la 16^ edizione dei mondiali di tuffi verrà ricordata anche per l'esordio di due giovanissimi tuffatori: i Caporal Maggiori Giovanni Tocci e Elena Bertocchi.



Il primo, in coppia con il rappresentante delle Fiamme Oro, Andrea Chiarabini martedì 28 ha brillantemente chiuso la specialità del sincro dai 3 mt in nona posizione con 402 punti confermando quando di buono mostrato al Grand Prix di Bolzano e agli Assoluti di Bergamo, le uniche gare senior disputate insieme in carriera. Peccato per qualche sbavatura di troppo che li ha portati a totalizzare dieci punti in meno dei preliminari, dove invece avevano completato la prova in quinta posizione.

Esordio amaro infine, domenica 26, per Elena Bertocchi dal trampolino mt. 1. 
La ventunenne tuffatrice milanese settima sino ad un tuffo dalla fine, non ha saputo mantenere alto il livello di concentrazione sino ad allora profuso, sbagliando esageratamente l'ultimo, facendola drasticamente precipitate in 29esima posizione.
Comunque anche per lei un campionato convincente e ricco di speranze per il futuro dei tuffi italiani.

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