lunedì 4 maggio 2015

Destinazione Rio 2016, tra conferme e rimpianti


Mara Navarria (Foto A. Bizzi)
Roma. Seppur con modalità e risultati diversi, nel fine settimana appena trascorso, per molti atleti del Centro Sportivo Esercito le strade per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, in alcuni casi, si sono idealmente incrociate.

Tra queste, quella di Nassau nelle Bahamas e di Johannesburg in Sudafrica, rispettivamente, sedi del campionato mondiale staffette di atletica leggera e di una prova di coppa del mondo di scherma.
La prima metteva in palio la qualificazione diretta alle prime otto staffette (le prime due delle tre batterie ed i migliori due tempi) la seconda invece, iniziava ad assegnare i punti utili alla conquista dei "pass".

Ed proprio dal quartetto della spada femminile, in gara nella capitale sudafricana con il Caporal Maggiore Scelto Mara Navarria, che iniziamo il racconto di un week end sportivo ricco di emozioni.

Per le ragazze italiane, al momento prime nel ranking mondiale con 328 punti, davanti a Russia (320) e Romania (297), la tappa di Coppa del mondo si e' chiusa al quarto posto dopo aver eliminato ai 16esimi ed agli ottavi, rispettivamente, la Svizzera (45/38) e la Svezia (45/33). 
Approdati in semifinale contro la Cina, per le azzurre e' arrivato il primo stop per 20/30 costringendo la formazione del C.T. Sandro Cuomo alla disputa della finalina per il terzo e quarto posto contro la Francia, a sua volta perdente per 34/21 contro la Romania.
Incontro molto combattuto quello delle italiane contro le rumene chiuso però con una sconfitta per 41/45.
La vittoria finale e' invece andata alle cinesi, in virtù del 26/24 inflitto alle francesi.

Sogno sfumato invece, per le staffettiste della 4x400 impegnate nella capitale delle Bahamas, Nassau.
Seste la scorsa edizione, le ambizioni delle azzurre per una auspicabile qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si sono purtroppo infrante al termine di una prova non particolarmente esaltante ed anche un po' sfortunata.
Per il Caporal Maggiore Scelto Chiara Bazzoni, Libania Grenot e Elena Maria Bonfanti, seconde al termine dei propri cambi dietro agli USA, poi vincenti in 3:24.05, il sogno a cinque cerchi si e' infranto nel finale di gara, quando la Chigbolu, in una giornata poco brillante, aveva prima subito la rimonta della Polonia (3:30.32) e del Canada (3:30.64), quindi si era resa protagonista della perdita del testimone poco prima del traguardo determinando la squalifica involontaria del quartetto azzurro dopo 3'31"11 di gara.

Ma alla delusione delle ragazze dell'atletica, nella giornata di sabato scorso, hanno fatto da contrappeso le soddisfazioni degli azzurri del nuoto in acque libere e dei tuffi, rispettivamente impegnati in una tappa del circuito di coppa del mondo e delle World Series.
Con l'obiettivo di testare la propria condizione e valutare il tasso di miglioramento dei propri avversari in vista dei mondiali di Kazan del prossimo agosto, primo importante appuntamento internazionale per la conquista dei pass olimpici, segnali significativi sono infatti giunti dall'Acquatics Centre di Londra con i Caporal Maggiori Scelti Francesca Dallapè e Noemi Batki e dalle calde acque caraibiche di Cozumel, con il Caporal Maggiore Simone Ruffini.

Per la campionessa europea in carica e vice campionessa mondiale del sincro da mt. 3 Francesca Dallapè, nella quarta tappa delle World Series e' arrivato uno splendido argento in coppia con l'inseparabile compagna di tanti successi, Tania Cagnotto.

Seconde con 314,40 punti dietro le cinesi Shi Tingmao e Wu Minxia (331,50 punti), al quarto successo consecutivo dopo le tappe di Pechino, Dubai e Kazan, e davanti alle canadesi Pamela Ware e Jennifer Abel (295,68 punti), seconde nelle ultime due tappe, con l'argento di sabato scorso le azzurre trovano finalmente il sorriso dopo l'amaro quinto posto conquistato a Kazan la settimana passata.

Per Noemi Batki, impegnata in coppia con Manuel Verzotto dalla piattaforma sincro mista, la prova londinese si e' chiusa al quarto posto con 323,40 punti ad un passo dal terzo gradino podio, conquistato invece dalla coppia russa Nikita Shleikher e Yulia Timoshinina (325,11). Vittoria per i cinesi Lian Junjie e Si Yajie (340,29), seguiti al secondo posto dai britannici Matthew Lee e Georgia Ward (331,14).

"Dulcis in fundo", un altro significativo risultato e' infine giunto dalle meravigliose e calde acque di Cozumel, in Messico, con il Caporal Maggiore Simone Ruffini, bronzo sulla distanza olimpica dei 10 chilometri.

Dopo il successo conseguito nelle acque del Rio Negro a Viedma, in Patagonia (ARG) dello scorso febbraio, l'azzurro venticinquenne di Tolentino (MC) e' tornato sul podio del circuito iridato dopo 1h41'13 di gara, confermandosi ai vertici del ranking di coppa del mondo. 
L'oro e' invece andato al  britannico Jack Burnell in 1h42'06" mentre l'argento all'ecuadoriano Esteban Enderica in 1h42'10".

Nulla da fare invece per le due azzurre dell'Esercito presenti all'evento. 
Per il Primo Caporal Maggiore Rachele Bruni, vincitrice delle due prime prova di coppa del mondo e leader nel ranking mondiale, l'esperienza messicana si e' chiusa al 13esimo posto dopo 1h48'30"1 di gara, mentre per il giovane Caporale trentino Arinna Bridi, al 15esimo in 1h48'45". 
La gara ha comunque visto vincitrice l'americana Haley Anderson (1h48'01), seguita al secondo posto dalla brasiliana ANA Marcela Da Cunha (1h48'04) ed al terzo dall'azzurra Aurora Ponsele (1h48'05).

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