L’azzurro,
alla sua seconda esperienza sulla distanza dei 42, 195 metri, chiude la prova
sul tempo di 2h12’03, migliorando la prestazione di Roma 2010, che ricordiamo
aver completato in 2h13’49, e pone solide basi per un futuro da maratoneta che
necessita solo di nuove ed esaltasti esperienze.
Riportiamo
le sue impressioni al termine dalle prova (fonte Fidal): "E' stata dura -
racconta il vicecampione continentale dei 10.000 metri - ma ora ho capito cosa vuol dire
correre una maratona. Nei pressi del 21° km gli altri hanno rallentato ed io
sono passato in testa semplicemente perchè ho mantenuto il mio passo. Subito
dopo mi sono trovato di fronte un vero e proprio muro di vento e gli altri si
sono puntualmente rifatti sotto. Il bilancio di questa esperienza? Diciamo che
per essere il mio vero esordio è stato buono, ma c'è ancora tanto da lavorare.
Non mi ero fatto aspettative cronometriche. L'orologio l'ho messo, ma a dirla
tutta non l'ho mai guardato perchè ho preferito correre a sensazione".
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